La storia del Carnevale di Viareggio s'inizia nel 1873, quando per la prima volta venne organizzato un corso mascherato. Già nell'anno successivo venne costituita una "società del Carnevale, tuttavia solo nel 1883 si ebbe il primo vero e proprio carro allegorico. I carri non erano ancora costruiti, come avviene attualmente di cartapesta, ma erano di legno, colla e pece e alla loro realizzazione lavoravano i maestri d'ascia dei cantieri navali di Viareggio.
Nel 1921 si ebbe la creazione di un comitato cittadino per organizzare la manifestazione. Da quel momento i carri subirono un processo di perfezionamento che li portò a dotarsi di movimenti sempre più complessi e s'iniziò ad usare la carta e la colla al posto del legno perché questa tecnica costruttiva permetteva di alleggerire la struttura.
Negli anni fra le due guerre nasce anche la maschera ufficiale di Viareggio: Burlamacco, così chiamata dal canale che attraversa la città.
Dopo la seconda guerra mondiale furono costruiti i capannoni, dove è possibile vedere all'opera i costruttori che nonostante l'evoluzione tecnologica che ha portato all'utilizzo di motori elettrici e movimenti idraulici, ancora oggi fondano la loro attività sulla fantasia e sulla creatività artistica.
Il carnevale oggi ha il suo momento centrale nei corsi mascherati, ma si è arricchito nel tempo di manifestazioni collaterali, in primo luogo i carnevali rionali, il torneo internazionale di calcio per squadre giovanili, veglioni e spettacoli di vario genere.