Pierrot
Larghi pantaloni di lucida seta bianca, ampio colletto, lunga
casacca guarnita di grossi bottoni neri, papalina sul capo, il volto
pallido. la piccola bocca rossa e un'espressione triste: così siamo
abituati a vedere Pierrot, diventato il simbolo dell'innamorato
malinconico e dolce. La pigrizia gli impedisce di muoversi come
abitualmente fanno gli altri zani della Commedia; é sicuramente il
più intelligente dei servi, svelto nel linguaggio, critica gli
errori dei padroni e spesso finge di non capire i loro ordini, anzi
li esegue al contrario, non per stupidità. ma perché li ritiene
sbagliati. Quando le situazioni si ingarbugliano, " lasciate fare a
me!" afferma, non perché sia un presuntuoso, ma perché é capace e
pieno di buon senso. E' furbo, ma sentimentale; l'unico personaggio
che a un piatto di minestra, preferisce una romantica serenata,
eseguita sulla mandola, sotto le finestre della sua bella. Forse
anche per questa ragione é pallido e languido e, spesso una lacrima
gli scende sul viso. |