Ruzante



La figura di Ruzante nasce dalla fantasia letteraria dell'attore e commediografo Angelo Beolco (Padova 1500 ca - 1542) e non può essere considerata tout-court tra le maschere della Commedia dell'Arte, anche se assume in sé particolari aspetti di una certa tradizione anti-villanesca, ma un personaggio teatralmente compiuto, che trova la sua realizzazione direttamente sulle scene grazie all'interpretazione dell'autore stesso.
Ruzante diventa la personificazione del contadino rozzo e volgare ma anche ladro e assassino, che si dibatte nella miseria in una condizione di inferiorità anche rispetto ai servi, suoi pari, che hanno trovato il sostentamento in città, coinvolgendo lo spettatore nel dramma della sua esistenza.
Due le ipotesi sull'origine del nome. La prima viene dal cognome (estremamente diffuso nella campagna padana) di qualche noto personaggio dell'epoca del quale voleva proporre una ironica caratterizzazione; la seconda dalla formazione del nome che in esso rivela una sconcia allusione all'abitudine dei contadini di avere rapporti con gli animali.