Scapino



Maschera appartenente alla vasta schiera dei servi è però nota per le sue virtù musicali e canore, infatti appare sempre con la chitarra in mano. Questa caratteristica dovrebbe derivare dal suo primo interprete Francesco Gabrielli (1588 - 1636), valente attore, ma anche eccellente cantore, compositore e inventore di strumenti.
Il costume abbandonò nel tempo la primitiva foggia, costituita di un ampio abito bianco di taglio grossolano, con maschera, cappello a punta piumato, barbetta e spadino di legno, per assumere, pressappoco, le caratteristiche di un Brighella, con variazioni nel colore degli alamari e delle guarnizioni presenti sul vestito bianco, quindi sostituì la maschera, con l'infarinatura del viso.
Il successo di questa maschera è anche dovuto a Moliére, che gli dedicò il suo testo "Le furberie di Scapino" (1671).