Origini e significato del Canevale
by Mary

l termine Carnevale, a livello nozionistico, deriva da carnem levare, abolire la carne.
Anticamente indicava il banchetto d'addio alla carne che si teneva subito prima della Quaresima, periodo di astinenza e digiuno .
Il Carnevale indica un periodo particolare dell'anno, in cui si svolgevano fin dai tempi antichi determinati riti e si dava vita ad un insieme di festeggiamenti, diventando cosi una festa che si contrapponeva, all'origine, nettamente a quella cattolica.
Nel calendario liturgico cattolico-romano,l'inizio del carnevale può essere il 1°gennaio, il 17 gennaio S. Antonio o il 2 febbraio festa della Candelora, e si protrae fino al mercoledì delle Ceneri, nel rito ambrosiano, fino alla prima domenica di Quaresima.
Le prime testimonianze documentarie del carnevale risalgono ad epoca medievale, sin dall'VIII sec. ca., e parlano di una festa caratterizzata da uno sregolato godimento di cibi, bevande e piaceri sensuali.
Durante festa vige la più assoluta libertà e tutto diviene lecito: i rapporti divengono spontanei, liberi e disinibiti, superando i freni imposti dalle convenzioni sociali e le barriere create dalle differenze di età, di classe e di sesso. Il singolo si spoglia della sua individualità per fondersi e confondersi nel vortice gioioso della festa.
La danza, la musica, l’ebbrezza permettono di liberarsi dal proprio io per ritrovarsi con gli altri a condividere emozioni comuni che esulano dalla sfera quotidiana.
In altre parole la festa del carnevale era vista dalle classi sociali più agiate come un'ottima valvola di sfogo .
La festa prende le mosse da un'altra ben più antica, quella dei Saturnali,
tipica festa dell'antica Roma, di origine pagana: durante i festeggiamenti in onore di Saturno erano necessario darsi alla pazza gioia per favorire un raccolto abbondante
ed un periodo di benessere e felicità. In questo periodo di sette giorni si conducevano per la città carri festosi tirati da animali bizzarramente bardati ed il popolo si riuniva in grandi tavolate, cui partecipava persone di diverse condizioni sociali e si abbuffavano tra lazzi, danze ed oscenità. L'antica figura del re dei Saturnali ha continuato a vivere
nella burlesca figura del re del carnevale: inizialmente impersonato da un uomo che veniva sacrificato per il bene della collettività, poi sostituito con un fantoccio di paglia.
La sera del martedì grasso veniva bruciato come una specie di vittima designata che morendo purificava la comunità, di modo che si potesse intraprendere un nuovo anno sotto diversi auspici.

 

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