BASILICATA
Una singolare
rappresentazione, che ha luogo l'ultima domenica di Carnevale, caratterizza le
festività di Cirigliano (Matera). Una sfilata composta da abitanti del paese
mascherati che rappresentano i dodici mesi dell'anno, guidati da Capodanno,
attraversa le vie mentre tutto intorno si ode il suono del " cupa-cupa", tipico
strumento lucano composto da un tamburo ed un bastone che viene sfregato dal
suonatore.
Giunto sulla piazza principale, il corteo, accolto da Pulcinella, inizia la
rappresentazione. Capodanno, che fa da presentatore, introduce i dodici mesi
che, uno dopo l'altro, avanzano cantando le proprie caratteristiche. Seguono le
stagioni, impersonate da quattro ragazze che, dall'alto di una torre di cartone
posta su un carro, recitano poesie.
Si tratta di
un Carnevale davvero particolare quello di Tricarico (MT) che si svolge il
martedi grasso con una sfilata di maschere (vacche e tori) e gruppi
folcloristici caratteristici. Le maschere sono le vacche del padrone che scasano,
col favore del Santo (S. Antonio Abate), dalla montagna alla marina. Il padrone
e la padrona in calesse, poi il fattore, il massaro Saverio e sua moglie: una
giovinetta sull'asina che regge una bambola addormentata, ha il “pannicello” un
castorino adorno sulle spalle, ha le gote tinte. Le vacche indossano mutande
lunghe e maglie bianche, un gran fazzoletto di seta sul capo e un velo bianco
sul volto e tutta una specie di criniera di nastri variopinti. La carovana si
ferma sulla piazza principale, dove il massaro con tanto di vecchia barba e col
bastone sollevato griderà gli ordini ai dipendenti, la baronessa sarà ferma come
una statua e i contadini intorno si inchineranno nell'ossequio, cercando di
sapere a chi di loro è figlia la bella baronessa. Incolonnate le maschere fanno
il giro in tutte le case. Le case rintronano del suono dei campani per tutto il
giorno. Tutte le feste e i giochi contadini sono pesanti e faticosi. Le maschere
guadagneranno la giornata, avranno salsicce e pezzi di formaggi e il vino per il
banchetto comune della sera, allietato dai balli al suono della zampogna e del
tamburello.