LAZIO
A Roma il momento
più importante delle feste carnevalesche era un tempo costituito dai Giochi del
Testaccio, la cui origine sembra risalire alla metà del 1200. Essi seguivano un
particolare svolgimento: il venerdì di Carnevale avveniva la sfilata di tredici
tori, con le corna e il capo incoronato di fiori che rappresentavano tredici
rioni. La domenica successiva, una gran folla si radunava in Campidoglio e da lì
partiva in processione fino a raggiungere il Testaccio, noto quartiere popolare
della città.
Dalla cima del colle venivano allora lasciati scivolare giù sei carri rivestiti
di rosso, a ciascuno dei quali erano legati due porci. Ai piedi del monte, li
attendevano i giocatori con le spade sguainate, pronti a colpire i poveri
animali. Subito dopo, sopraggiungevano anche i tori i quali, lasciati liberi, si
precipitavano giù dal colle e si avventavano contro i contendenti. Nonostante
l'estrema violenza di questo gioco, ci vollero quasi cinque secoli prima che
venisse totalmente abolito. In seguito, altre celebrazioni caratteristiche del
Carnevale romano furono la corsa dei berberi, che consisteva in una emozionante
gara di corsa di cavalli senza cavalieri, gara che spesso dava luogo ad
incidenti in quanto i cavalli, sfrecciando velocissimi, non di rado travolgevano
alcuni dei numerosissimi spettatori. Oggi l'antico Carnevale romano é morto.
qualche tradizione tuttavia sopravvive; a Ronciglione(Viterbo) per esempio, fra
le varie manifestazioni si svolge una gara di cavalli senza fantino, che si rifà
all'antica corsa dei berberi.
Le origini del
carnevale sono da ricercarsi nelle feste dionisiache dell'antica Grecia e nei
Saturnali dell'antica Roma. Con questo carattere gioioso gli abitanti di Poggio
Mirteto (RI) organizzano ogni anno il "Carnevalone" termine usato sin dal 1861
quando per la prima volta sfilò per le vie della cittadina un grosso fantoccio
di cartapesta poi bruciato in piazza nella prima domenica di Quaresima. Tra le
principali manifestazioni in programma da segnalare la sfilata dei carri e il
grande concorso mascherato con la tradizionale processione dei moccoletti e
cremazione di sua maestà Carnevalone tra suoni, canti e balli. Durante la
manifestazione saranno presenti stand gastronomici in Piazza Martiri della
Libertà e in Viale De Vito.