SARDEGNA

Il Carnevale sardo é caratterizzato dai " mamuthones", una delle tradizioni più popolari e antiche della regione. Il travestimento comprende " sa mastruca", un giaccone senza maniche e di montone nero rovesciato; " su mucadore ' e tibet", un fazzoletto nero che viene avvolto attorno al capo, " sa biséra", una maschera di legno con un'espressione tragica. Sulle spalle ogni mamuthone porta dei campanacci legati da corde di cuoio e attorno al collo una collana formata da piccoli sonagli.

Si muove a passi pesanti, come se i piedi fossero oppressi da catene; ogni passo é accompagnato dal rumore dei campanacci e dei sonagli. I mamuthones si dividono in sei coppie e sono accompagnati dagli " isaccadores", giovani senza maschera che, per contrasto, si muovono con agilità e grazia. Indossano pantaloni neri, camicia bianca e corpetto rosso, berretta con nastri colorati ed uno scialle di seta attorno ai fianchi. Hanno con sé la "soca", la fune che un tempo serviva per catturare gli animali e che ora usano invece per prendere al laccio qualcuno tra il pubblico che, per penitenza, paga da bere
.

 

A Bosa (NU) gruppi di maschere e di musicanti si recano nelle case delle persone più in vista e cantano loro i muttettos (mottetti),cioè composizioni satiriche e salaci:i padroni accettano di buon grado e donano ai gruppi cibi e vini per il cenone