Per
la religione cristiana, gli eventi che condussero alla
morte di Gesù sono commemorati ogni anno con la
festività
della Pasqua. Ecco cosa avvenne. Gesù e i dodici
discepoli da lui scelti erano venuti a Gerusalemme per
celebrare la Pasqua ebraica, una festa che ricordava la
liberazione degli Ebrei dalla schiavitù d'Egitto. Gesù
sapeva di correre gravi rischi, perché i sacerdoti e i
Romani consideravano molto pericolosa la sua influenza e
volevano sbarazzarsi di lui. Questa speciale ricorrenza
della Pasqua ebraica,perciò sarebbe stata l'ultima cena
che Gesù e i dodici discepoli avrebbero consumato
insieme.
Sedevano dunque a una lunga tavola su cui erano posati i
vassoi con l'agnello pasquale, il pane e il vino. Tutti
erano d'umore molto triste. " Sono contento di avere
questa opportunità e di stare con voi." disse Gesù. "
Perché sarà l'ultima volta che ceneremo insieme, in
questa vita." Nessuno parlò. I discepoli non sapevano
che cosa dire. Poi Gesù prese del pane, lo
benedisse, lo spezzò in dodici parti e ne diede un pezzo
a ciascuno dei suoi discepoli. " Mangiate questo pane"
disse " in memoria di me". " Poiché questo é il mio
corpo". Poi prese un bicchiere di vino e lo passò a
turno a ciascuno di loro. " Bevete questo vino" disse "
poiché questo é il mio sangue, che io verserò perché
siano perdonati i peccati di tutti." Mangiarono senza
parlare.
Quando ebbero finito, Gesù ruppe il silenzio con parole
che fecero rabbrividire tutti i commensali. " Un'ultima
cosa devo dirvi" disse profondamente turbato. " Questa
sera uno di voi mi tradirà". I discepoli non credevano
alle loro orecchie. Cominciarono a parlare tutti
insieme, decisi a negare questa terribile accusa. Eppure
Gesù era sicuro. " Ma chi sarà? Signore?" chiese Pietro.
" Chi di noi tradirà?" Prima che Gesù avesse il tempo di
rispondere, ci fu un certo scompiglio, in fondo alla
tavolata. Uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, si
era alzato di scatto rovesciando la sedia ed era uscito
di corsa. Gesù non ebbe bisogno di parlare; la risposta
era evidente. Sarebbe stato Giuda a tradirlo. Più
tardi,quella sera, Gesù andò con i discepoli, all'orto
di Getsemani. Mentre pregavano, ecco arrivare Giuda con
un drappello di guardie del Tempio; qualche giorno prima
aveva preso accordi con i sacerdoti per consegnare loro
Gesù in cambio di trenta denari. "Quello che bacerò é
l'uomo che volete!" bisbigliò Giuda ai soldati. E andò
diritto a raggiungere Gesù. " Ti saluto Maestro" disse
Giuda e baciò Gesù su una guancia. Immediatamente i
soldati afferrarono Gesù e lo portarono via. I discepoli
non poterono fare nulla. Scappò via anche Giuda,
vergognandosi di quello che aveva fatto. Gesù fu
condotto al Tempio, dove i sacerdoti lo stavano
aspettando. Ora toccava a loro dimostrare che c'erano
buone ragioni per mandare a morte Gesù.
Lo interrogarono per tutta la notte, sperando di
coglierlo in fallo. Ma Gesù non disse nulla.
Alla
fine il sommo sacerdote gli pose una domanda: " Sei tu
il figlio di Dio?" gli chiese. " Sì, lo sono" rispose
Gesù. " E' una bestemmia!" gridarono gli altri
sacerdoti. " Sostiene di essere Dio,mentre non lo é e
non può esserlo!" dissero ancora. " Deve morire per
questa bestemmia!" convennero tutti. I sacerdoti
portarono Gesù davanti a Ponzio Pilato, il governatore
romano, perché era necessario il suo consenso per poter
condannare a morte Gesù. Pilato si trovò di fronte ad un
dilemma; non voleva mettersi in contrasto con i
sacerdoti, e al tempo stesso, era convinto che Gesù non
meritasse la condanna a morte. Così condusse fuori Gesù
e lo mostrò alla folla in attesa. " E' mia abitudine
liberare un prigioniero in occasione della vostra
Pasqua" disse alla gente. " Chi volete libero? Devo
liberare Gesù?" " No!" gridò la folla. "libera Barabba,
al posto suo!" I sacerdoti avevano pagato quella gente.
" E Gesù invece sia crocifisso!". Pilato non ebbe altra
scelta che liberare Barabba e consegnare Gesù ai
soldati.
Gesù fu condotto sul Golgota, che vuol dire " il luogo
del teschio" e qui venne inchiodato ad una croce, con un
ladrone alla sua sinistra e un ladrone alla sua destra.
" Perdonali, Padre Mio" pregò Gesù " poiché non sanno
quello che fanno." Tutto il giorno Gesù restò appeso
alla croce, diventando sempre più debole. Poi, quando
cadde la notte, lanciò un ultimo grido. " E' compiuto!"
disse, e con queste parole morì. Alcuni seguaci di Gesù
pregarono Pilato di concedere il suo corpo per dargli
degna sepoltura. Pilato acconsentì perché si sentiva un
po' colpevole. I seguaci fecero scendere dalla croce il
corpo di Gesù; lo avvolsero in un grande lenzuolo bianco
e così fasciato lo portarono in un sepolcro scavato
nella roccia. Poi fecero rotolare una pietra
all'ingresso della tomba e tornarono lentamente a casa;
quello era il giorno più triste della loro vita. Passati
tre giorni, Maria Maddalena ed alcuni discepoli
tornarono al sepolcro.
Con
loro enorme stupore, videro che la pietra era stata
tolta e la tomba era vuota. Il corpo di Gesù era
scomparso. I discepoli corsero ad avvisare gli altri,
mentre Maria Maddalena rimase presso il sepolcro a
piangere. D'un tratto alzò gli occhi e accanto a lei
c'era un uomo. " Perché piangi?" le chiese l'uomo con
grande dolcezza. " Cosa è successo?" La donna iniziò a
parlargli della tomba vuota, ma lui la interruppe. " Non
mi riconosci, Maria?" disse. " Sono io, Gesù. Và a dire
ai miei amici che sono vivo e non essere più triste."
Piena di gioia,Maria corse dai discepoli per raccontare
quello che aveva visto. All'inizio non le credettero;
era troppo bello per essere vero. Ma ben presto
arrivarono delle conferme: altri l'avevano visto. E poi,
un giorno venne a trovarli di persona. Dapprima
pensarono che fosse un fantasma, ma Gesù mostrò i segni
dei chiodi sulle mani e sui piedi, e mangiò il pesce e
il miele che gli diedero. Poi disse ai discepoli di
raccontare a tutti che era morto e resuscitato per loro,
in modo che ciascuno, chiunque fosse, venisse perdonato
dei propri peccati e conducesse una vita buona ed
onesta.
Alla fine prese congedo dai discepoli, poi, sotto ai
loro occhi, fu sollevato in cielo su una nuvola.La festa
di Pasqua ripropone ogni anno questo messaggio di
libertà e speranza. Anche la natura sembra coglierlo e
farlo suo: l'erba ricresce nei prati, spuntano fiori e
germogli, nascono cuccioli e pulcini. Tutto è promessa e
speranza nel domani |
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